Quattro minuti
Posted by Emanuel Righetto su gennaio 24, 2008
Non ho molta confidenza con il cinema tedesco, però dopo questo episodio e Le vite degli altri, mi instilla molta smania di approfondire la conoscenza.
Traude Krüger (Monica Bleibtreu) è un’ottantene insegnante di pianoforte che presta servizio in un carcere femminile. Jenny von Loeben (Hannah Herzsprung) è una ragazza, in carcere in seguito ad una condanna per omicidio, che possiede uno spropositato talento musicale, ma con un’altrattanto spropositato atteggiamento verso di sè e le altre detenute. Ok, messa così sembra il solito pippone sulle problematiche della detenzione e i benefici della musicoterapia.
Per fortuna il film è tutt’altro. E’ la storia di un’amicizia che sboccia tra persone completamente diverse per età, per estrazione sociale e per attitudine. Se anche l’amore per la musica in un primo momento le avvicina diventa ben presto un ostacolo perchè Jenny si immedesima solo nelle improvvisazioni di carattere jazz e sperimentale, mentre frau Krüger, ligia ai classici dei grandi maestri, non riconosce nemmeno come musica gli impromtu della ragazza.
Riescono a fidarsi l’una dell’altra e a far sbocciare la tenerezza del sentimento, solo dopo aver abbandonato le maschere e gli scudi. Quattro minuti si riferisce ad un conconrso per pianisti a cui partecia Jenny di nascosto. Quattro minuti di gloria, in cui l’insegnate può dimenticare gli orrori e la morte delle persone amate a causa del nazismo, e l’allieva può non pensare alle violenze del padre subite da bambina.
Scritto e diretto di Chris Kraus. Da applausi.
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